La mastoplastica additiva a Bologna è insieme alla liposuzione l’intervento di chirurgia estetica maggiormente richiesto ed eseguito. Permette di aumentare il volume del seno e migliorarne la forma grazie all’utilizzo di protesi mammarie in gel di silicone. La moderna chirurgia estetica ricerca sempre di più l’armonia delle forme e la naturalezza del risultato e questo è ottenibile attraverso un attento studio pre-operatorio delle caratteristiche fisiche di ciascuna paziente, delle proporzioni e dalla scelta del tipo di protesi e di tecnica che più si adattano a ciascun caso.
INDICAZIONI MASTOPLASTICA ADDITIVA BOLOGNA
Le candidate ideali all’intervento di mastoplastica additiva a Bologna sono i pazienti che desiderano aumentare il volume del proprio seno in quanto:
- non si è adeguatamente sviluppato
- ha perso tono e consistenza in seguito a gravidanze e allattamenti
- presenta della anomalie di forma (mammella tuberosa e tubulare)
- è sproporzionato rispetto al resto del corpo
LA VISITA PRE-OPERATORIA DI MASTOPLASTICA ADDITIVA
La prima visita rappresenta un momento di fondamentale importanza nella pianificazione di un intervento di mastoplastica additiva a Bologna; durante questa, vengono attentamente valutate le richieste e le aspettative della paziente , vengono eseguite tutte le misurazioni del caso e si studia la qualità dei tessuti di copertura (cute, ghiandola, tessuto adiposo) al fine di scegliere in accordo con la paziente il tipo di protesi più adatta e la tecnica chirurgica più indicata per ogni singolo caso Vengono inoltre prescritti gli esami preoperatori di routine e a seconda del caso una ecografia mammaria o una mammografia al fine di valutare lo stato di salute e l’idoneità all’intervento chirurgico.
L’INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA A BOLOGNA
L’intervento di mastoplastica additiva si esegue in anestesia generale o in anestesia locale con sedazione profonda, ha una durata di circa 90 minuti e la dimissione può essere in giornata (day hospital) o il giorno seguente (una notte di ricovero in clinica). Attraverso una piccola incisione a livello del solco sottomammario o del bordo inferiore dell’areola si procede alla creazione di quella che tecnicamente viene definita “tasca” che andrà ad accogliere la protesi; a seconda del singolo caso la protesi potrà essere posizionata sotto la ghiandola mammaria o sotto il muscolo pettorale (tecnica dual plane). Vengono inseriti se necessario dei drenaggi in aspirazione (da rimuovere il giorno seguente) e suturata la cute con dei punti completamente riassorbibili. Si applica infine un bendaggio elastico che verrà sostituito da un apposito reggiseno nelle seguenti tre settimane.
LE INCISIONI NELLA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Le vie di accesso per l’introduzione della protesi sono:
- ACCESSO SOTTOMAMMRIO: è quello maggiormente utilizzato, i vantaggi sono costituiti dai tempi più rapidi dell’intervento, dalla possibilità di uno scollamento più agevole, una maggior visibilità nel controllo dell’emostasi e da un maggior rispetto del tessuto ghiandolare che non viene minimamente alterato.
- ACCESSO PERIAREOLARE: è una valida alternativa al sottomammario, offre un adeguata esposizione del campo operatorio e i svantaggi sono costituiti dalla difficoltà nell’esecuzione per areole molto piccoli, un maggior traumatismo della ghiandola mammaria e una potenziale riduzione della sensibilità del capezzolo.
POSIZIONAMENTO DELL’IMPIANTO DI PROTESI MAMMARIE
Le protesi mammarie possono essere posizionate sotto la ghiandola mammaria (tecnica retro ghiandolare) quando i tessuti di rivestimento (cute, ghiandola e tessuto adiposo) offrono una buona copertura della protesi; pena la visibilità e la palpabilità delle protesi e la comparsa del “wrinkling” oppure sotto il muscolo pettorale. Personalmente utilizzo quando ci sono le indicazioni la tecnica dual plane che prevede che la protesi sia coperta per i due terzi superiori dal muscolo grande pettorale e per la parte inferiore dal tessuto ghiandolare. Questa tecnica garantisce risultati più naturali e stabili nel tempo.
VIDEO INTERVENTO MASTOPLASTICA ADDITIVA
COMPLICANZE E RISCHI DELLA MASTOPLASTICA ADDITIVA
La mastoplastica additiva eseguita a Bologna dal Dott. Andrea Ingratta, è un intervento sicuro purchè eseguito in mani esperte e in strutture idonee; le complicanze legate a questo tipo di procedura sono l’ematoma, l’infezione e le dislocazioni protesiche. Un cenno a parte merita l’unica complicanza propria degli impianti mammari che è la cosiddetta contrattura capsulare; questa consiste nella formazione di una capsula costrittiva di tessuto fibroso che avvolge la protesi e la cui causa è ancora oggetto di discussione. Quando viene inserita una protesi mammaria l’organismo forma per meccanismo di difesa una capsula attorno all’impianto per isolarlo dal resto del corpo, in una piccola percentuale dei casi questa capsula può andare incontro ad un progressivo indurimento che costringe la protesi modificandone la forma e la posizione; Non comporta problemi della salute ma potrebbe richiedere terapie supplementari per la sua risoluzione.
Approfondimenti
IL POST INTERVENTO DI UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Al termine dell’operazione di mastoplastica additiva, ha inizio la successiva fase di degenza. Durante il post – operatorio, la paziente dovrà restare a riposo ed evitare movimenti eccessivi e, soprattutto bruschi con gli arti superiori per evitare uno slittamento delle protesi impiantate. Per quanto concerne il possibile dolore, l’assunzione di antinfiammatori prescritti dal chirurgo permetterà di trascorrere i giorni di degenza senza particolari problemi. Mediamente per il ritorno alla quotidianità e al lavoro l’attesa per la paziente è di circa 4 – 5 giorni. Diversamente per l’attività sportiva l’attesa sarà di circa 3 settimane.
IL RISULTATO DI UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Il cambiamento estetico del seno, a seguito di un intervento di mastoplastica additiva è evidente già al termine dell’intervento. Pur essendoci infatti la medicazione il cambiamento di volume mammario è constatabile. È bene chiarire che nei primi giorni, il nuovo décolleté si presenta generalmente gonfio e caratterizzato da ecchimosi destinate a guarire progressivamente fino alla stabilizzazione completa del risultato. Per constatare il cambiamento definito del seno, la tempistica di attesa è di circa 7 mesi, quando i tessuti mammari risulteranno completamente guariti e il nuovo décolleté sarà perfettamente sodo, di un nuovo volume, tonico e naturalmente bello.
IL COSTO DI UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Il costo di un intervento di mastoplastica additiva è stabilito solo dopo una accurata visita del chirurgo estetico. Di fatto, fornire a priori questa informazione sarebbe poco professionale, in quanto il prezzo della procedura si definisce tendendo conto di molteplici fattori come le protesi da utilizzare, la tecnica chirurgica e le modalità di svolgimento generali dell’operazione. Per maggiori informazioni vi invitiamo a fissare un appuntamento direttamente con il Dott. Ingratta.
DOMANDE E RISPOSTE DI UNA MASTOPLASTICA ADDITIVA
1. Quanto dura l’operazione di mastoplastica additiva? In media, un intervento di mastoplastica additiva ha una durata di circa 2 ore e la procedura si esegue in anestesia generale o, in casi selezionati, in anestesia locale con sedazione.
2. Dopo quanti anni dovranno essere sostituite le protesi mammarie? La sostituzione delle protesi mammarie non è più, differentemente da anni fa, una procedura obbligatoria da eseguire dopo un certo numero di anni. Gli impianti infatti, attualmente in uso sono garantiti a vita; le aziende produttrici di protesi ne assicurano di fatto l’integrità nel tempo. Inoltre, in caso di possibile rottura dell’impianto (le possibilità sono bassissime) i marchi produttori, in casi specifici, si fanno direttamente carico della sostituzione delle protesi mammarie. È tuttavia importante sottoporsi a controlli nel tempo per una valutazione dello stato dell'impianto mammario.
3. Se ho 18 anni posso sottopormi all’intervento di mastoplastica additiva? Raggiunta la maggiore età, la paziente può sottoporsi all’intervento di mastoplastica additiva. Ricordiamo che, la procedura chirurgica è vietata per le minorenni. La legge del 5 giugno 2012 entrata in vigore il 12 luglio e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.148 del 27 giugno, sancisce infatti l'assoluto divieto di interventi di chirurgia mammaria con utilizzo di protesi a soli fini estetici per le donne che non hanno ancora raggiunto la maggiore età.
4. Che tipologia di medicazioni sono previste per l’intervento di mastoplastica additiva? Dopo l’intervento di mastoplastica additiva, il chirurgo applica una medicazione intorno al torace. Si tratta di un bendaggio a scopo protettivo e contenitivo che favorisce la guarigione e stabilizza il posizionamento delle protesi evitandone gli slittamenti e i rischi di contrattura capsulare. A distanza di pochi giorni, il bendaggio è poi sostituito da un particolare reggiseno contenitivo.
5. Devo smettere di fumare per sottopormi alla mastoplastica additiva? Come per qualsiasi intervento chirurgico, anche in caso di mastoplastica additiva è preferibile evitare di fumare nelle settimane precedenti e successive all’operazione.
6. Cosa è la tecnica dual plane? Una delle tecniche più accreditate di chirurgia del seno è la tecnica dual plane ossia del doppio alloggiamento. Si tratta di una procedura vantaggiosa che prevede il posizionamento della protesi per i 2/3 nella parte superiore dietro il muscolo grande pettorale e per la restante parte inferiore dietro il tessuto ghiandolare. La dual plane riduce i rischi di contrattura capsulare e concilia i vantaggi di una tecnica sotto - muscolare con quelli di una sotto - ghiandolare.
7. Alla fine della mastoplastica additiva, avrò i drenaggi? L'utilizzo di drenaggi dopo la mastoplastica additiva non è una procedura eseguita sempre. Si tratta infatti di una scelta dettata dal caso specifico.
8. Cosa è una contrattura capsulare? La contrattura capsulare è una problematica che può presentarsi successivamente ad una mastoplastica additiva. La contrattura è il prodotto della risposta immunitaria del nostro corpo alla presenza di una protesi mammaria considerata dall’organismo come un corpo estraneo. La protesi viene, in questo caso, inglobata in una sorta di sacca e compressa al punto tale da deformarsi. Il risultato è un seno esteticamente compromesso e che pertanto necessita di un nuovo intervento. Si precisa tuttavia che la percentuale di avvenuta contrattura capsulare si è ridotta al 10%. Il merito è delle nuove tecniche chirurgiche come la dual plane e dell’utilizzo di protesi mammarie con involucro testurizzato e in gel coesivo.
9. Potrò allattare se scelgo di sottopormi ad una mastoplastica additiva? Certo. Un intervento di mastoplastica additiva preserva i dotti galattofori da eventuali recisioni e perciò successivamente all’intervento, la paziente potrà allattare senza problemi.
10. Le cicatrici si vedranno dopo l’intervento di mastoplastica additiva? Le cicatrici, dopo la mastoplastica additiva, non saranno evidenti e questo perché i punti in cui si eseguono le incisioni per l'inserimento delle protesi mammarie sono eseguite in punti strategici. Pertanto una volta suturate e cicatrizzate non vi saranno esiti visibili. In caso di evidenza delle cicatrici, sarà tuttavia possibile sottoporti a trattamenti estetici specifici.