Le cicatrici rappresentano una fisiologica risposta dell’organismo quando vi è una perdita della continuità del tessuto cutaneo. Possono essere conseguenza di un evento traumatico oppure di un intervento chirurgico. Le cicatrici sono lesioni permanenti e obiettivo del chirurgo plastico è quello di renderle meno evidenti ed esteticamente accettabili.
Nel corso della sua evoluzione una cicatrice passa diverse fasi:
- FASE DELLA GUARIGIONE
Inizia dal giorno in cui è avvenuto il trauma (chirurgico e non) e ha una durata di circa 15-20 giorni, è infatti questo il tempo necessario per la chiusura delle ferite. - FASE INFIAMMATORIA
Segue il periodo di guarigione e dura generalmente un periodo variabile dai 6 mesi ai 2 anni; in questo lasso di tempo la cicatrice si presenta arrossata, con dolore e sensazione di prurito, nella fase infiammatoria possono rendersi evidenti le alterazioni legate ad una eccessiva produzione di tessuto cicatriziale che può dare luogo ad un aumento della consistenza e ad un ispessimento della cicatrice che appare rilevata sul piano cutaneo. Durante questa fase le cicatrici sono più suscettibili ai vari tipi di trattamento. - FASE DI STABILIZZAZIONE
Si caratterizza dalla progressiva scomparsa dell’infiammazione e dalla stabilizzazione della cicatrice. La lesione assume un colore biancastro e l’unico trattamento è la revisione chirurgica.
TIPI DI CICATRICI
Tra le alterazioni della cicatrizzazione si possono avere:
- CICATRICE IPERTROFICA: il tessuto cicatriziale esuberante rimane confinata nei margini della cicatrice stessa e può presentarsi arrossata e rilevata; può essere accompagnata da prurito e talvolta da dolore.
- CHELOIDE: è un anomalia cicatriziale caratterizzata dal fatto che il tessuto in esubero si estende oltre i limiti della cicatrice stessa; si presenta come una neoformazione ispessita, dolente e fortemente pruriginosa; si può manifestare in tutto il corpo ma le sedi preferenziali sono la regione dello sterno, la regone deltoidea e la regione auricolare.
- CICATRICE DIASTASATA: è una cicatrice che per assenza di adeguate fibre collagene ed elastiche non è in grado di resistere alla tensione per cui si presenta “slargata” e di dimensioni maggiori rispetto a quella iniziale.
- CICATRICE DEPRESSA: è una cicatrice generalmente post chirurgica il cui aspetto infossato è legato alla presenza di aderenze con i piani profondi che ne alterano l’aspetto.
TRATTAMENTO DELLE CICATRICI
Si possono distinguere trattamenti cosidetti conservativi e trattamenti di tipo chirurgico. I trattamenti non chirurgici sono attuabili ed efficaci fino a quando la cicatrice è arrossata (fase infiammatoria) e prevedono:
- appositi massaggi con creme specifiche
- compressione con lamine di silicone
- infiltrazioni locali con corticosteroidi
Il trattamento chirurgico è indicato quando la cicatrice si è oramai stabilizzata e consiste in una revisione chirurgica della cicatrice (ambulatoriale o in day hospital) e l’esecuzione di una sutura estetica; nella migliore delle ipotesi è possibile ottenere una cicatrice sottile e lineare. Il trattamento chirurgico và sempre valutato tenendo conto del tipo di cicatrice, della storia clinica del paziente e della sede anatomica in quanto un trattamento con le indicazioni sbagliate potrebbe addirittura essere peggiorativo. Nel caso di cicatrici depresse e infossate è indicato l’autotrapianto di tessuto adiposo (lipofilling) associato ad uno sbrigliamento sottocutaneo delle aderenze. Infine un trattamento che stà dimostrando la sua validità è il needling o rimodellamento meccanico che sfrutta un apposito dispositivo medico per indurre uno stimolo alla produzione di collagene ed elastina e ad una rigenerazione del tessuto.
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